L’attesa

La fine dell’anno è sempre un tempo di bilanci, di considerazioni, motivo di riflessioni e di buoni propositi.

Questa volta siamo probabilmente molto spiazzati, il bilancio purtroppo ci tocca farlo sui “sopravvissuti”. Sopravvissuti alla pandemia, alla disperazione di un anno anomalo, all’insegna dell’incertezza, della precarietà, della sospensione, sofferenza, solitudine, del distacco e della morte.

Un anno difficile in sé e difficile da dimenticare. Però, paradossalmente ci siamo sentiti più vicini, accomunati dalla stessa sorte, dallo stesso dolore.

Uniti nella lotta, in un fronte comune, ci siamo sentiti addosso tutta la fragilità della nostra condizione umana, nudi, spogli, in balia di eventi incontrollabili.

Ed è proprio nei momenti in cui ci si sente più soli, scoraggiati dal senso di impotenza che ci guardiamo attorno e con sguardo puro riusciamo a cogliere la bellezza che ci circonda, nonostante tutto.

La bellezza di una parola di conforto, di una mano amica, del calore degli affetti più cari che travalica ogni barriera fisica.

Perché se non riusciamo a controllare tutto, se gli eventi che ci accadono, a volte sono imprevedibili, inaspettati, l’unica certezza che abbiamo è che se si affrontano insieme, se ci si aiuta a vicenda, ci si supporta e il peso si allevia. Ci si sente meno soli e anche la sofferenza si attenua.

Tempo di bilanci, dunque e buoni propositi.

Al momento credo che ognuno di noi speri di oltrepassare questo periodo storico, vorremmo veramente lasciarcelo alle spalle al più presto.

Ma occorre anche, oltre che soffermarsi sulle difficoltà presenti al momento, valorizzare tutte le bellezze che ci circondano e non lasciarsi adombrare la vista.

Mantenere la lucidità, la fermezza di migliorarsi sempre e godersi e apprezzare le piccole gioie quotidiane.

Che sia un nuovo anno, dunque, all’insegna delle piccole gioie, di nuove speranze, nuovi progetti, degli affetti più cari da coltivare e ritrovare.

Dedicarsi alle proprie passioni, poi ci permette di apprezzare ancora di più, le mille sfaccettature della bellezza.

Leggere una poesia, un libro, ascoltare buona musica, chiacchierare con un amico, disegnare, dipingere, cucinare per i propri cari, vedere un film in buona compagnia, ridere e scherzare… semplici meraviglie a portata di mano, non lasciamocele scappare!

“Il mare d’inverno”
Come lo vedo io!
Non occorre essere professionisti per esprimere il proprio modo di sentire e vedere il mondo.

Buon anno nuovo a tutti!

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Una bella poesia di D.D. Watkins che ci insegna ad essere grati per ciò che siamo e per ciò che abbiamo.

Per tutto quello che ho dato
e per tutto quello che ho ricevuto.
Per la bellezza nella mia vita
e per i dolori che ho conosciuto.
Per le sfide che ho affrontato
e per quanta strada ho fatto finora.
Per il mio coraggio e i miei doni
e per la saggezza che ho conquistato.
Per il viaggio e l’esperienza
e per la gentilezza lungo la via.
Per i miei sogni e i miei desideri
e per la fiducia che ho imparato.
Per la gioia e l’ispirazione,
e per lo scopo che ho appena scoperto.
Per i miracoli che verranno,
e per quello che il domani ha in serbo per me.
Per tutto l’amore che ho conosciuto
e per quello che ho ancora da dare.
Per i miei amici, per la mia casa,
e per la mia famiglia
e per il tempo di trovare me stesso.
Per l’abbondanza e la semplicità
e per la grazia e l’opportunità.
Per la possibilità di fare la differenza
e per la fiducia di sapere che la farò.

D.D. Watkins